CVE-2025-27840: Sfruttamento della Vulnerabilità nei Chip Bluetooth ESP32 di Espressif Può Portare ad Accessi Non Autorizzati ai Dispositivi
Dopo la divulgazione di una vulnerabilità di bypass dell’autorizzazione nel Motorola Mobility Droid Razr HD (Modello XT926), un’altra grave falla di sicurezza in un prodotto ampiamente utilizzato minaccia ora le organizzazioni globali con accessi non autorizzati e potenziale controllo su sistemi critici.
Il microchip ESP32 di Espressif, presente in oltre 1 miliardo di dispositivi a partire dal 2023, contiene 29 comandi HCI (Host Controller Interface) non documentati che rappresentano rischi per la sicurezza. La vulnerabilità scoperta, tracciata come CVE-2025-27840, riguarda i chip Bluetooth ESP32 e può potenzialmente portare ad attacchi come lo spoofing del dispositivo, l’accesso non autorizzato ai dati, il pivoting di rete e le minacce persistenti. Lo sfruttamento di questi comandi nascosti potrebbe compromettere l’integrità del dispositivo, rischiando il controllo non autorizzato su sistemi critici.
Con la crescente ondata di vulnerabilità nei software ampiamente utilizzati e il loro rapido sfruttamento negli attacchi nel mondo reale, la richiesta di rilevamento proattivo delle minacce non è mai stata così critica. Solo nei primi due mesi del 2025, NIST ha identificato oltre 9.000 vulnerabilità, molte delle quali stanno già ponendo sfide significative ai team SOC in tutto il mondo. Man mano che le minacce informatiche diventano più sofisticate, i team di sicurezza devono concentrarsi su strategie di rilevamento precoce per superare gli attaccanti e mitigare i rischi prima che si intensifichino.
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Analisi CVE-2025-27840
CVE-2025-27840 è una vulnerabilità di gravità media con un punteggio CVSS di 6,8 che impatta i chip Bluetooth Espressif ESP32 ampiamente integrati nei dispositivi IoT. Questi chip supportano sia la connettività Bluetooth sia Wi-Fi, rendendoli un componente chiave nella tecnologia intelligente.
La falla deriva da 29 comandi HCI non documentati. Se sfruttata, CVE-2025-27840 potrebbe compromettere l’integrità e la sicurezza del dispositivo, esponendo le organizzazioni ad accessi non autorizzati e controllo potenziale su sistemi critici. Un comando particolarmente preoccupante, 0xFC02, consente la scrittura diretta nella memoria del dispositivo. L’esistenza di questi comandi non documentati introduce serie implicazioni di sicurezza, in quanto potrebbero abilitare operazioni coperte che bypassano le misure di sicurezza convenzionali.
Oltre a consentire accessi non autorizzati, CVE-2025-27840 potrebbe dare agli attaccanti il via libera per modificare o corrompere i dati memorizzati, minacciando l’accuratezza e l’affidabilità delle informazioni operative essenziali nei sistemi connessi. Inoltre, questa vulnerabilità mette a rischio di compromissione i dispositivi IoT, ponendo significative minacce alle organizzazioni che si affidano a questi dispositivi, in particolare in settori verticali dove sicurezza e integrità dei dati sono vitali, minando così la postura complessiva di sicurezza dell’organizzazione.
La falla impatta la versione di prodotto ESP32 2025-03-06. La disponibilità di un codice PoC, sviluppato da ricercatori di sicurezza, mostra come la vulnerabilità possa essere sfruttata in violazioni dei dati reali e serve come elemento cruciale per il suo sfruttamento, potenzialmente portando a attacchi ransomware. attacchi. Sebbene il fornitore consideri il rischio basso, ha annunciato piani per rilasciare una correzione software per rimuovere i comandi non documentati correlati come misura di mitigazione potenziale per CVE-2025-27840. Le organizzazioni che cercano di ottimizzare il rischio della loro postura di sicurezza informatica possono fare affidamento sulla Piattaforma SOC Prime per la difesa informatica collettiva per identificare tempestivamente i tentativi di sfruttamento CVE e sventare proattivamente attacchi informatici di qualsiasi scala e sofisticazione.