CVE-2025-8292: Vulnerabilità Use-After-Free in Google Chrome con RCE e Compromissione del Sistema
Dopo la recente patch di Microsoft per due vulnerabilità zero-day critiche in SharePoint (CVE-2025-53770, CVE-2025-53771), anche Google ha risposto con urgenza. Il colosso tecnologico ha rilasciato un aggiornamento di sicurezza per Chrome volto a risolvere diverse falle, tra cui una pericolosa vulnerabilità use-after-free nel componente Media Stream (CVE-2025-8292). Questo bug ad alto rischio è facile da sfruttare, non richiede autenticazione e potrebbe consentire ad attaccanti remoti di mandare in crash il browser o eseguire codice malevolo, esponendo seriamente i sistemi degli utenti.
Con oltre 28.000 nuove CVE già registrate dal NIST quest’anno, i team di cybersecurity affrontano una pressione crescente per restare al passo. Lo sfruttamento delle vulnerabilità rimane il principale vettore d’attacco e, con minacce sempre più sofisticate, il rilevamento proattivo è essenziale per ridurre la superficie d’attacco e mitigare i rischi.
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Analisi CVE-2025-8292
Google ha recentemente rilasciato un aggiornamento di sicurezza urgente per il browser Chrome, risolvendo diverse vulnerabilità, tra cui una falla critica che potrebbe consentire agli attaccanti di sfruttare la memoria ed eseguire codice arbitrario sui sistemi compromessi. La vulnerabilità più grave corretta con questo aggiornamento è identificata come CVE-2025-8292, una vulnerabilità “use-after-free” scoperta nel componente Media Stream di Chrome prima della versione 138.0.7204.183.
CVE-2025-8292 comporta un rischio elevato per i dispositivi colpiti, consentendo a un attaccante remoto di sfruttarla tramite una pagina HTML appositamente creata. Se sfruttata, gli attaccanti potrebbero mandare in crash il browser o eseguire codice malevolo, ottenendo potenzialmente accesso non autorizzato al sistema. Tale accesso potrebbe essere utilizzato per installare software, rubare o modificare dati, o creare nuovi account con privilegi amministrativi completi.
Come misura di mitigazione per CVE-2025-8292, il fornitore consiglia di aggiornare il browser all’ultima versione disponibile (Chrome 138.0.7204.183 per Linux e 138.0.7204.183/.184 per Windows e Mac), che risolve questa falla insieme ad altre vulnerabilità. È importante notare che il vendor ha dichiarato che i dettagli e i collegamenti relativi ai bug segnalati potrebbero rimanere riservati finché la maggior parte degli utenti non avrà applicato la patch, per ridurre i tentativi di exploit. Le restrizioni continueranno anche nel caso in cui la vulnerabilità sia presente in una libreria di terze parti non ancora corretta da altri progetti che ne fanno uso.
Poiché le vulnerabilità nei software di uso comune sono in costante aumento, si consiglia alle organizzazioni di adottare pratiche di sicurezza proattive, come una gestione delle patch costante e un monitoraggio continuo delle attività sospette, per proteggersi dalle minacce emergenti. SOC Prime fornisce ai team di sicurezza una suite completa di prodotti basata su intelligenza artificiale, automazione e threat intelligence in tempo reale, fondata sui principi della sicurezza zero-trust per consentire alle organizzazioni di contrastare le minacce emergenti e potenziare la resilienza informatica.